Un pianoro poco distante da Caprino le fa da supporto, rendendola visibile da distante; ne facilita l’individuazione il contrasto della massa chiara del palazzo sul verde cupo dei cipressi del parco.
Il palazzo, ottocentesco nella forma attuale, venne costruito sopra antichi edifici: si possono infatti individuare una serie di murature di molto preesistenti alla villa, forse ben tre edifici a partire dal 1200.
A partire dal 1600 comunque l’edificio costituiva sicuramente l’abitazione di una ricca e potente famiglia, i Negrelli appunto. Nei secoli successivi fu ingrandito ed abbellito con decorazioni e pitture. All’interno sono notevoli gli affreschi, che avrebbero comunque bisogno di restauro, che risalgono alla seconda metà del Settecento e ricordano il gusto decorativo delle migliori ville dell’epoca. Alcuni in omaggio all’Egitto ci portano nella calda e quasi surreale atmosfera di oriente. La villa è ora proprietà dell’Istituto Suore Compagnia di Maria per l’educazione delle sordomute.
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